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Gli studi mostrano che esiste una relazione tra l'ipoacusia e lo sviluppo del morbo di Alzheimer e della demenza
La ricerca mostra che i test dell'udito sono la prima linea di difesa.
CHICAGO, gennaio 2012 – Uno studio pubblicato sugli Archives of Neurology* ha mostrato che gli anziani con perdita uditiva hanno maggiori probabilità, rispetto ai normoudenti, di sviluppare il morbo di Alzheimer e la demenza. Inoltre, lo studio concludeva che l'ipoacusia può peggiorare i sintomi del morbo di Alzheimer e della demenza, se essi sono già presenti.

Numerose ricerche hanno evidenziato l'esistenza di un collegamento tra l'ipoacusia non trattata e svariati disturbi come: perdita di memoria, incapacità di apprendere nuove attività, attenzione ridotta, e un aumento del rischio per la sicurezza personale. Inoltre, la perdita uditiva può causare irritabilità, rabbia, stanchezza, tensione e depressione. Poiché questi sintomi sono simili a quelli del morbo di Alzheimer, un test dell'udito è indispensabile per stabilire qual è la loro causa principale.

Trattando l'ipoacusia, gli apparecchi acustici aiutano a ridurre anche molti sintomi dell'Alzheimer


Ulteriori studi hanno dimostrato inoltre che gli apparecchi acustici, migliorando l'udito dei pazienti, possono ritardare, o persino evitare, l'insorgere della demenza e dell'Alzheimer. Inoltre, il trattamento dell'ipoacusia con gli apparecchi acustici aiuta a ridurre molti sintomi dell'Alzheimer. Il trattamento dell'ipoacusia offre al cervello uno stimolo continuo, aiutandolo a mantenersi attivo e permettendo alle persone di restare vigili e attente.

“La maggior parte delle ipoacusie può essere gestita con l'aiuto di apparecchi acustici,” ha affermato Sergei Kochkin, Direttore Esecutivo del Better Hearing Institute. “Cercando di risolvere il problema dell'ipoacusia, possiamo aiiutare i pazienti che soffrono di Alzheimer a migliorare la loro qualità di vita, in modo che possano vivere il più pienamente possibile. Questi pazienti, le loro famiglie e le persone che li assistono devono affrontare molte sfide. La perdita uditiva non curata non dovrebbe essere tra queste.”

Anche se non è noto il motivo della relazione tra perdita uditiva e morbo di Alzheimer, i ricercatori ritengono che, con gli anni, lo stress dovuto alla decodifica dei suoni può sovraccaricare il cervello delle persone con ipoacusia, rendendole più vulnerabili alla demenza. Si pensa inoltre che l'ipoacusia, rendendo le persone più isolate, le esponga maggiormente al rischio di demenza; l'isolamento è infatti un noto fattore di rischio per la demenza e altri disturbi cognitivi.

“Hearing Loss and Incident Dementia.” Archives of Neurology Feb. 2011: 100-6870